Salve amici lettori,
La volta scorsa abbiamo trattato dei bisogni primari, ovvero di quelli proprio indispensabili alla vita biologica così come la conosciamo.
Oggi parleremo del gradino successivo: ovvero, i bisogni secondari. Secondari ma non troppo... nel senso che, se un essere umano viene al mondo, fare la vita di un vegetale potrebbe non essere tra le sue maggiori aspirazioni.
E lo sanno bene coloro che, per motivi di salute, sono costretti a farne a meno.
I bisogni secondari sono molti e possono variare, ma provo comunque a raggrupparli in grandi categorie, secondo un ordine di importanza puramente personale.
La Salute
Posso avere cibo, aria, acqua e riposo... ma se non ho anche una buona salute, sarà molto difficile poter godere delle cose belle che da la vita. Salute fisica e psicologica, ovviamente.
Questa parola è un contenitore molto grande, che va al di là di non avere patologie più o meno gravi: se stiamo "male", se proviamo dolore, difficilmente potremo concentrarci su altro.
Una società sana dovrebbe non solo curare e prevenire la malattia, ma curare il benessere a livello prodondo: puntare a quella che viene chiamato "benessere psico-fisico".
Tecnologia
Siamo in buona salute, supponiamo: la vita di ogni giorno ci pone di fronte ad ostacoli, che limitano il nostro accesso ai bisogni primari. Cibo, acqua, aria, ecc... La tecnologia è ciò che ci consente di superare i problemi di tipo pratico.
Quando parlo di tecnologia, non dovete immaginare per forza i computer, i laser o gli astronauti... Il pugnale di selce dell'uomo paleolitico era tecnologia, così come l'arco o la fionda. L'uomo ha una struttura fisica molto inferiore a tanti altri animali: l'unico modo, per sopperire a queste mancanze, è la tecnologia. Produrre vestiti, attrezzi, congegni, che facciano ciò a cui i limiti fisici ci impediscono di arrivare.
Certo si può vivere anche senza, Adamo ed Eva nudi nell'Eden: ma siccome non tutti siamo proprietari di un'isola tropicale, potrebbe essere utile avere un tetto sulla testa, qualche straccio con cui coprirci, qualcosa con cui scaldarci e illuminarci ecc.
Gli strumenti tecnologici, che risolvono i problemi pratici di ogni giorni, dovrebbero essere a disposizione di tutti. Bisognerebbe usarli con criterio, averne cura e non abusarne, né sprecarli. Troppo spesso nella nostra società usa e getta, non abbiamo rispetto degli strumenti a nostra disposizione. Utilizziamo la tecnologia senza criterio, provocando danni enormi all'ambiente e quindi alla nostra stessa vita.
Servirebbe una nuova cultura della tecnologia, che ritrovi il buon senso.
Libertà
Supponendo di godere di buona salute e disponendo della tecnologia necessaria, potrà venirci voglia di fare qualcosa: fare un certo lavoro, coltivare certi interessi, amare, stare con qualcuno, ecc... Per fare ciò, serve la "libertà". La metto tra virgolette, perché anche questo è un contenitore molto ampio.
Qualcuno potrebbe obiettare che la libertà non è un bisogno secondario, ma primario! No... Osservando quante persone passano la vita prigioniere, magari vivendo male, ma vivendo e perfino a lungo, ne deduco che la libertà è un bisogno secondario. Al mondo esistono molte condizioni che limitano la libertà dell'individuo: molte imposizioni arrivano dalla società, altre ce le auto-imponiamo per paure o pigrizia, altre volte si può essere prigionieri, letteralmente parlando, ed essere chiusi in qualche cella.
Si può vivere anche senza libertà, anzi, molte volte spaventa. Ma questo è un discorso talmente grande che non può essere affrontato qui...
Una cultura che si vuole dire avanzata, deve essere consapevole che la libertà è uno stato estremamente delicato e difficile da mantenere e va continuamente protetto e curato.
E va insegnato, ne vanno compresi in maniera profonda i diritti, ma anche i doveri. Sì, essere liberi comporta dei doveri. Il dovere principale è quello di rispettare la libertà del mio prossimo: rispettare l'ambiente in cui vivo è un altro dovere, così come lo è non abusare della libertà che ci viene concessa. La libertà è una scelta, ma comporta un esercizio molto delicato, dai confini spesso sfumati. Ecco perché è più facile affidarci a regole imposte da altri o a convinzioni provenienti dalla cultura di base a cui si appartiene.
La libertà di pensiero comporta grande fatica e soprattutto grandi dubbi... dubbi che spesso si preferisce non affrontare.
Vi vengono in mente altri bisogni secondari... ma non troppo? Sono curioso di conoscere la vostra opinione.
Alla prossima puntata