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mercoledì 24 aprile 2013

Scelgo, quindi sono

Questa è la vita: si nasce, si vive, si muore. E questa è una legge immutabile. E così mi trovo a chiedermi, in questo tempo che il buon Dio mi ha concesso di stare al mondo, cosa vale la pena di fare?
  
Il tempo è limitato, per quanto una vita possa essere lunga... non si può fare tutto e si deve, ad un certo punto, scegliere quale direzione dare alla propria esistenza. Altrimenti si finisce per essere solo un ciocco di legno inerte, trascinato dalla corrente.
  
Mi sono interrogato a lungo su quale sia la mia strada: ho fatto scelte, le ho cambiate, ho preso decisioni, impegni, ho percorso strade... In ultimo addirittura la politica, con il Movimento 5 Stelle.
 
Di giorno non c'è molto tempo per pensare: si corre, gli impegni si sommano, se non sono gli impegni sono gli svaghi, che è pure giusto che ci siano. E le grandi domande sulla mia esistenza rimangono in un certo senso accantonate; poi però, arriva quel momento, alla sera o a tarda notte, in cui mi fermo. Devo pur dormire ogni tanto... il mondo rallenta, i pensieri si spengono, come luci di un teatro alla fine dello spettacolo. E alla fine di tutto quel correre, parlare, pensare, ragionare... ecco che mi trovo solo con me stesso.
 
"Starò facendo la cosa giusta?" Mi chiedo in quei momenti. "Servirà quello che sto facendo?"
   
Quel momento in particolare, è molto pericoloso: il desiderio di temporeggiare, di non decidere, di lasciar decidere ad altri, al mondo, alla società, alla vita. E' seducente il pensiero, di togliersi di dosso la responsabilità di sé stessi. "Se non scelgo io, per me, dopo potrò sempre dire che sono vittima delle cattive scelte degli altri."
  
E poi... in fondo ho un buon lavoro, a tempo indeterminato. Un buon stipendio, ho una casa, una buona salute. Che senso ha che io mi impegni così tanto? In fondo, si muovano quelli che hanno bisogno. Spaccarsi la testa in quattro a trovare la soluzione a problemi non miei in fondo e senza guadagnarci nulla... Anzi, ci rimetto pure! Una cosa folle...
 
Così, una parte di me vorrebbe arrendersi, vorrebbe mollare tutto, vorrebbe tornare a lamentarsi, accusare, vorrebbe tornare a fare la vittima inerte di un mondo troppo forte e troppo cattivo, vorrebbe tornare a voltare la testa dall'altra parte, perché è più facile e magari fa anche comodo.
 
Poi però, viene fuori l'altra parte di me: la parte di me che non molla, la parte di me che mi ricorda sempre chi sono. E forse non servirà a niente, forse sono solo in cerca di guai, o ho troppo buon tempo, come molti mi hanno detto... ma di sicuro serve a me. Serve a me, sapere di non essere rimasto sugli spalti, ma di essere sceso nell'arena a lottare per quello in cui credo! Serve a me, sapere che non sono rimasto a guardare ciò che non andava, ma ho provato a cambiare le cose! Serve a me, sapere che sì, sono una goccia nel mare, ma per Dio, quella goccia ce l'ho messa tutta!
 
E tutto questo non perché sono migliore di altri, o più intelligente, o più furbo, ma solo perché ho scelto: ho scelto per me, sono diventato protagonista della mia piccola insignificante vita.
 
Non tutti saranno d'accordo, qualcuno mi dirà "Lì dovevi fare così, là dovevi fare cosà", e forse avranno pure ragione, ma non fa niente. Ho imparato ad amare i miei errori, poiché essi sono i mattoni con cui ho costruito la mia persona, sono il motivo per cui amo i miei piccoli successi!

Buon 25 aprile!! (lo so che siamo il 24, ma domani non credo mi metterò al computer)


ps: alcune frasi che uso per farmi coraggio.
 
"Vivere, può essere una grandiosa avventura!"*
"Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore?"**
"C'è del buono a questo mondo. Vale la pena lottare per questo."***
"Penso, quindi sono" ****

* Citazione dal film Hook, Capitan Uncino
** Citazione dal film "Le crociate" di Ridley Scott
*** Citazione dal film "Il signore degli anelli - Le due torri"
**** Citazione da Principia Philosophiae, di Cartesio

domenica 21 aprile 2013

Dove il sole splende

"Saint Anselmet l'et mort de fret"

Per chi non lo sapesse, oggi è Sant'Anselmo, patrono del mio splendido comune.
Riflettevo in questi giorni, sulla saggezza antica dei nostri vecchi. Il detto che ho scritto all'inizio, è piuttosto conosciuto in Valle d'Aosta, sta ad indicare che in questi giorni attorno al 21, è sempre prevista un'ondata di freddo ben poco primaverile.

Una specie di "giorni della merla" nostrani. Ci si può credere o no... ma ieri, quando mi sono alzato, ho trovato la neve!! Il 20 aprile!

Osservo ora, dalla finestra, le altissime montagne innevate di fresco, illuminate dal sole che di tanto in tanto buca le nuvole. Quelle punte, del Mont Nerì, delle nostre Dames... che bucano il cielo e le nuvole, luccicano come diamanti, i nostri diamanti...

Alcuni comprano televisori da 50 pollici, hd, led, parabole... Io quando voglio vedere qualcosa di spettacolare, esco sul balcone e alzo lo sguardo. E' sempre uguale certo, eppure ogni volta mi accorgo di quanto sono privilegiato. Non muri, non cemento, rumore, traffico... quando io esco dalla porta, ho il miglior spettacolo in Full HD che qualcuno abbia mai visto!

Tanti problemi ci affliggono in questi giorni... allora io guardo le mie montagne, la mia terra e cerco di sentirmi un po' come loro. Spingo la mia mente a volare, a bucare le nuvole e raggiungere il cielo... dove il sole splende!



domenica 14 aprile 2013

Prove tecniche di comunicazione

Comunicazione... dal latino: [communicare], mettere in comune, derivato di [commune], propriamente, che compie il suo dovere con gli altri, composto di [cum] insieme e [munis] ufficio, incarico, dovere, funzione.(1)
     
Spesso usiamo questa parola, senza conoscerne l'effettiva provenienza. Quante parole troviamo in questa definizione: insieme, incarico... dovere.
 
Ma quanto è difficile "comunicare"? Trasmettere un'idea, un pensiero, un'emozione?
Amore, odio, collaborazioni, litigi, riappacificazioni... Sguardi, sorrisi, musi...
Lettere, canzoni, sms, libri... internet.
 
Internet è uno solo dei milioni di modi che abbiamo di comunicare: è parziale, come può essere qualcosa di scritto, non trasmette voci, tono, non si vede in faccia l'interlocutore. Tuttavia raggiunge tante persone, tante idee diverse, tanti cuori...
 
Così ho deciso di dare il via alla mia piazza virtuale: prove tecniche di comunicazione.






(1)http://unaparolaalgiorno.it/significato/C/comunicare